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De Rosa: “Da Davos per un mondo che cambia serve un’Europa finalmente protagonista negli scenari internazionali” Attualità 

De Rosa: “Da Davos per un mondo che cambia serve un’Europa finalmente protagonista negli scenari internazionali”

Al World Economic Forum, conosciuto oggi come il Forum di Davos, si stanno
mettendo al centro del dibattito le principali problematiche economiche da trattare, per il presente e futuro. Sono tanti i temi di cui c’è da discutere e,
contestualmente, da risolvere. Il CEO di
SMET, Domenico De Rosa, ha
affermato di star seguendo le discussioni con estrema attenzione. “Davos,
nella sua pluralità, rappresenta un momento decisivo dell’anno, per
comprendere quale sarà il trend economico dei mesi a venire”. “Nel breve periodo, la sfida maggiore riguarda quella dei due, se non tre, fronti
di crisi internazionale. Da un lato – continua De Rosa -, il conflitto in Ucraina
sembra in una fase di stallo. L’ultima spirale inflattiva che ha colpito
l’economia mondiale partiva proprio da qui e ci ha fatto rendere conto di
quanto guerra ed economia, al di là della vicinanza geografica, siano strettamente interconnesse. Lo vediamo ancor di più oggi, con la recrudescenza del conflitto israelo-palestinese e il fronte di crisi apertosi nel Mar Rosso. Lì, dove transita(va) il 12% dei traffici commerciali globali (il 40%
per il commercio da e verso l’Italia), ora regna il caos e l’incertezza. Con il
cambio delle rotte – la gran parte degli armatori opta per circumnavigare
l’Africa -, i costi per il trasporto aumentano sensibilmente e si rischia di cadere nuovamente in un drastico incremento dei prezzi (e, stavolta, con dei tassi d’interesse già estremamente alti). Infine, a migliaia di chilometri di distanza,Mla vittoria a Taiwan di un leader indipendentista – e l’inevitabile reazione di Pechino – ha fatto saltare nuovamente l’allarme per quanto riguarda la produzione e commercio di semi-conduttori, componenti fondamentali per la gran maggioranza dei dispositivi elettronici usati tutti i giorni, dalle lavatrici fino a computer e telefoni”. Ecco che mentre il 62% dei traffici commerciali marittimi globali sono a forte rischi, a Davos si propongono soluzioni più o meno concrete. il CEO di SMET aveva già parlato dell’importanza, da parte dell’Europa, “di lavorare con
raziocinio e criterio sulle politiche da mettere in campo. Il presidente Macron
propone gli eurobond, una soluzione che potrebbe essere più che interessante se coadiuvata, però, da una politica economica e fiscale razionale, che sappia conciliare gli interessi economici e commerciali attuali con gli obiettivi, a medio e lungo termine, di clima e ambiente”. Si parla anche di Intelligenza Artificiale, finalmente al centro del dibattito. “In SMET – prosegue De Rosa – la stiamo già utilizzando con successo per efficientare i percorsi e sfruttare al massimo il trasporto intermodale. Dovremo convivere con l’I.A. ed è importante che, da parte del mondo politico ed imprenditoriale, ci sia la piena volontà di utilizzarla con finalità positive per la società intera. Facciamo in modo che la tecnologia sia alleata, e non nemica (o sostituta) dell’uomo.
Infine, è di buon auspicio il fermento e dibattito ideologico che si sta
sviluppando a Davos. Il mondo sta cambiando, con la tecnologia el’informatica che caratterizzano questa nuova epoca. E in un mondo che
cambia, anche lo Stato e il rapporto con il Mercato va ripensato, armonizzandoli”.

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